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PANTALEONE FRANCESCO ARTE CONTEMPORANEA PALERMO ITALY - "WAX" - 17 Dicembre 2015 > 27 Febbraio 2016

"WAX"
Domenico Bianchi, Bruno Ceccobelli, Paolo Grassino, Concetta Modica, Liliana Moro, Ignazio Mortellaro, Luca Pancrazzi, Nicola Pecoraro, Alessandro Piangiamore, Loredana Sperini, Michele Tiberio, Vincenzo Schillaci, Francesco Surdi, Luca Trevisani, Chen Zhen

Con un testo di Salvatore Davì


via Vittorio Emanuele, 303 – 90133 Palermo

tel. +39 091 33 24 82 e-mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

17 Dicembre 2015 > 27 Febbraio 2016

PANTALEONE FRANCESCO ARTE CONTEMPORANEA
«Rispetto ad altri campi lo studio della ceroplastica ha sofferto, soprattutto in Italia e fatta eccezione per le cere anatomiche, di antichi e mai rimossi pregiudizi». Con queste parole Andrea Daninos, collezionista, antiquario e studioso di ceroplastica, nel 2012, chiudeva l’introduzione del catalogo Avere una bella cera, pubblicato per l’omonima mostra curata presso Palazzo Fortuny, a Venezia. Il progetto è stato un raro esempio di studio sui manufatti in ceroplastica, dal XVIII sec. al XIX sec, a Venezia e in Italia; con lo stesso spirito d’indagine sull’utilizzo della cera, la Galleria Francesco Pantaleone affronta la ricerca estetica attraverso una mostra che costruisce un confronto tra i manufatti antichi e le opere degli artisti che oggi utilizzano la cera come medium. Una ricerca eterogenea che mette in dialogo il lavoro di maestranze leggendarie come Anna Fortino, ceroplasta palermitana del Settecento, allieva di Rosalia Novelli, figlia del pittore Pietro Novelli, e le opere contemporanee di artisti che hanno scelto la duttilità della cera per affrontare una realtà sempre più mutevole. Una materia proteiforme, la cera d’api è stata utilizzata in diversi campi, a cavallo tra estetica e scienza: utilizzata nell’arte funeraria per rendere eterna l’immagine e lo spessore morale del defunto, attraverso un’effigie, una persona ficta; usata per le rappresentazioni votive religiose e come strumento di classificazione per l’antropologia criminale e per gli studi etnografici. Una materia versatile che, oggi, gli artisti hanno deciso di non abbandonare, ognuno seguendo un percorso nettamente individuale volto alla sperimentazione, senza dimenticare il confronto con la storia della tecnica, che permette ancora di poter fare un raffronto tra antico e moderno, tra le origini diverse dei contenuti e dei temi affrontati. La cera d’api per mezzo delle tecniche ceroplastiche continua a essere uno strumento di studio attuale, che per la mutevolezza del suo stato fisico e la capacità imitativa diventa un garante estetico. Gli artisti continuano a narrare la realtà plasmando la cera, corrono, ancora, il rischio di confrontarsi con una materia antica, ma tanto cangiante e tecnicamente difficile da dominare, che nessuna resina sintetica ne reggerebbe il confronto.
La mostra ha l’intento di portare nuovi stimoli alla conoscenza, attraverso un gioco di convergenze tra antico e contemporaneo, scardinando gli steccati disciplinari che spesso atrofizzano la ricerca; per questo le opere in mostra hanno origini eterogenee, sono fatte di idee che derivano dalle tecniche ceroplastiche entrate in voga nel Cinquecento in Italia, tra Venezia e Firenze, ma sono opere che, allo stesso tempo, oltrepassano la figurazione e si concentrano, alchemicamente, sulle forme in sé, sulla natura e sullo stato della materia.
PANTALEONE FRANCESCO ARTE CONTEMPORANEA PALERMO ITALY WAX 17 Dicembre 2015 > 27 Febbraio 2016
Opening: Giovedi 17 Dicembre ore 18:30

mpefm ITALY art press release
Orari: dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00 Sabato dalle 10:00 alle 18:00 Domenica e lunedì chiusi

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